Titolo Proprio: Crocefissione
Autore: Ignoto
Soggetto: Crocifissione di Cristo
Collocazione: c. 55v
Classificazione: Bibbia, Teologia, Religioni
IconClass:
Datazione Certa: 1564
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 10 x 7
Tag: crocefissione, cristo, passione, vergine
A questa crocefissione assistono un gran numero di soldati romani riconoscibili dal vessillo con la scritta "SPQR", sia a piedi che a cavallo. Un soldato sulla destra dà le spalle allo spettatore. Maria Maddalena è ai piedi della croce e la stringe a sé. Nell’angolo sinistro la Madonna è svenuta. Durante la Controriforma fu molto dibattuta la questione del deliquio della Vergine al cospetto della sofferenza del figlio. Dagli scrittori moralisti, come Molano, Canisio e Federico Borromeo, venne ritenuta poco dignitosa l’immagine della Vergine svenuta. Sebbene queste proteste possano aver contribuito in alcune occasioni a una rappresentazione più dignitosa della Vergine, si continuò ad indugiare sul deliquio della Vergine ancora a Seicento inoltrato, come accade per esempio nella Crocefissione di Lanfranco nella Chiesa della Certosa di San Martino a Napoli. Del resto, tra le immagini più potenti del Cinquecento romano, c’è la Deposizione di Daniele da Volterra a Trinità dei Monti con un drammatico svenimento della Vergine in primissimo piano. Lo stesso Barocci, nella Deposizione per Perugia, dipinse la Madonna svenuta e soccorsa dalle Pie donne. Il pittore costruisce la composizione con grande sapienza scenica e un impianto cromatico di cangiantismi che gli consentono di trasformare la forma in luce. Il dinamismo di questa composizione è accompagnato da figure morbide e fluide, tipiche di Barocci.
Bibliografia:
Immagini Interne a confronto
Nessuna immagine a confronto
Immagini Esterne a confronto